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martedì 20 ottobre 2009

Report del Presidio in occasione di BAARIA - FI 18/10/2009 (ADT)

In data 18/10/09 un manipolo di attivisti si e' riunito di fronte al cinema Odeon in Via Strozzi a Firenze dalle ore 20.30 alle 22.30.
Lo scopo di tale azione non era fa sì che gli spettatori boicottassero ''Baaria'' ma che fossero informati di ciò a cui stavano assistendo.
L'obiettivo è stato centrato a pieno. Praticamente tutti gli spettatori sono stati informati riguardo l'accaduto.
Al cospetto di Toscana TV gli attivisti, vestiti di nero e muniti di una lapide, la foto di una mucca e alcuni 'lumini da morto', hanno distribuito volantini e rilasciato alcune interviste all'emittente.
Le medesime andranno in onda tra due settimane all'interno del programma ''Dimensioni del tempo-Emisferi tv'' a cura di Francesco Vocino.
Molti spettatori erano stupiti, altri hanno rilasciato interviste dai pareri più disparati.
Curiosa è stata la preoccupazione del direttore del cinema e la paura della bigliettaia che, per quanto vegetariana ed esprimente a titolo personale la sua massima solidarietà e simpatia nei nostri confronti, non ha voluto essere intervistata per la preoccupazione di ritorsioni da parte dell'amministrazione del cinema.
Sarà casuale ma con celerità straordinaria... gli inservienti si sono affrettati a cambiare la locandina esposta di ''Baaria'' ancor prima dell'orario chiusura della struttura.
Numerose persone all'entrata e all'uscita del cinema sono state invitate a riflettere sia dall'emittente che dagli attivisti sul fatto che 'Uccidere non è arte' come proposto dal volantino.
Alcune erano già informate su quanto di ignobile accade nel film, altre no... altre ancora semplicemente si chiedevano se alcune scene fossero reali o frutto di effetti speciali. Adesso hanno avuto una risposta...
In alcune scene del film (girate in Tunisia..anche perché in Italia ciò comporterebbe il reato di maltrattamento animale e macellazione abusiva...) si vedono animali uccisi in maniera a dir poco violenta.
La scena che ha maggiormente destato l'attenzione generale è quella in cui una mucca viene barbaramente uccisa con un punteruolo conficcato in faccia... e lasciata agonizzare nel proprio sangue.
Fra l'altro ho visto il film.
La suddetta scena è completamente superflua..se non ci si fa caso neanche la si ricorda bene..ma è costata un onere di morte e sofferenza gravoso.
Poteva essere ottenuta con qualsiasi tipo di effetto speciale.
Invece così non è stato...Forse al buon Tornatore non sarebbe sembrata reale o ''artistica''...
L'idea stessa che ciò possa essersi ripetuto più volte per trovare l'effetto che più aggradava il gusto del regista mi raccapriccia...
E non è l'unica scena incriminata...anche galline a cui viene tirato il collo a mano sono parte e vittime dell'operato superficiale, incosciente e criminoso di Giuseppe Tornatore.
La cosa mi ha ricordato la storia tristemente nota del sedicente artista Habacuc..che lasciò morire di fame e stenti un cane legato ad una corda in ''un' opera d'arte vivente'' sul randagismo, sotto scritte composte sul muro con cibo per cani...in un angolo di una sua mostra durata alcuni giorni..
Aggiungo a titolo personale che questo che doveva essere l'opera magna nonché il prodotto di punta della stagione cinematografica di ''Medusa'', società gestita dal gruppo Mediaset di cui è a capo il Signor Piersilvio Berlusconi, è un flop artistico non solo x i suddetti motivi.
Immiserisce l'arte cinematografica ponendo sul grande schermo un film creato in realtà appositamente per la tv che probabilmente andra' in onda in 2 puntate sul piccolo schermo..creando una strana e inqiuetante commistione nell'era della globalizzazione tra il cinema e la tv stessa.
Assolutamente strumentale e meramente commerciale risulta l'aver fatto partecipare al film un'accozaglia dei massimi attori italiani, con parti minimali che sfiorano l'inutile e a volte persino il ridicolo.. (di Monica Bellucci ad esempio più che lei, recita una sua tetta per 30 secondi...).
Pretenziosa, banale e complessivamente mal svolta... risulta il pretenzioso tentativo di ripercorrere i temi più noti della storia italiana dall 'inizio 900 ad oggi...
Nessuna emozione cristallina..più che altro..il film e' ''un mattone''.
E la solita opera delirante e megalomane dell'uomo non solo è costata tempo e soldi..ma anche morte.
E' facile pensare, all'interno dell'ottica di "normalizzazione generale" della violenza e dell'ignoranza, che siano solo una delle tante mucche o galline martorizzate che non destano scalpore..o che fossero solo alcuni dei tanti speciosi attivisti: io non lo credo affatto.
Dietro a quel gesto si nascondono molte cose: non solo la superficialità, l'ignoranza, l'incoscienza, il megalomane delirio umano..la sua barbarie normalizzata, il bieco mascheramento di interessi capitalistici trasfigurati in arte e molto altro ancora...Ma soprattutto la crescente convinzione che senza una nuova coscienza che sorga dal basso, mai sarà possibile un'era nuova e di liberazione per nessuna specie.
E questo finchù ognuno continuerà ad entrare in un cinema come in un mattatoio e a pensare con la solita e demenziale indifferenza: "Sono soltanto animali"....


Damiano Gori
(Zorro)

mercoledì 7 ottobre 2009

Milano 04/10/2009 - Presidio contro il consumo e la mercificazione di corpi

Nel primo pomeriggio di domenica 4 Ottobre alcuni esaltati/e (in senso positivo) attivisti degli Animali della Camuna supportati anche da presenze esterne, prima tra tutte OltreLaSpecie hanno dato vita ad un presidio contro il consumo di corpi.. La visita dei ragazzi di AIP che si stavano dirigendo verso il punto Max Mara di C.so Vittorio Emanuele ha aumentato ulteriormente gli attivisti presenti, ovviamente molti di coloro che erano al nostro presidio poi hanno ricambiato la cortesia.

Le Forze dell'Ordine si son presentate con uno schieramente evidentemente superiore alle effettive necessità, sembrava di essere allo stadio. Fortunatamente son stati gentili e non hanno indossato la divisa antisommossa. Oo.
La preparazione degli inveschettamenti è stata abbastanza rapida, qualche dilemma in più per alcuni problemi con l'impiant(ino) di proiezione, miglioreremo in seguito (anche perchè peggiorare è dura ).
La reazione delle persone? Qualche incredulo, alcuni seriamente scossi....penso all'esempio di Madame Vegan con le matrone, beh a Milano non mancano i classici soggetti come quelli da lei descritti...ne ho verificato la presenza quando una signora distintissima mi ha redarguito sdegnata perchè non stavamo raccogliendo firme contro la caccia. Ogni mio tentativo di riportare la discussione al di là di un "ma se non raccogliete le firme che ci state a fare?" è stato vano. Mi auguro che qualcuno dei servizi sociali possa occuparsi di lei in futuro .

Molte foto, il colpo d'occhio era molto bello..mai vista tutta quella gente contemporaneamente ferma davanti ad un presidio, tranne forse in qualche caso di AIP nazionale come quello di domenica scorsa..








giovedì 1 ottobre 2009

Io sono un animale solidale con gli altri animali - di XL


Ogni anno nel silenzio più assoluto, miliardi di animali trovano la morte nei macelli di tutto il mondo.
Per il mercato della carne e del pesce, latte, uova e formaggi, perdono la vita un’infinità di esseri senzienti, cioè con la capacità di provare sentimenti, di soffrire e gioire, di amare ed odiare, né più, né meno dei nostri animali da compagnia.
Questi animali vengono fatti nascere al solo scopo di diventare cibo. Passano tutta la vita rinchiusi in lager che noi chiamiamo allevamenti, tenuti incatenati o stipati in piccolissimi spazi che non permettono nessun tipo di movimento, non possono interagire con altri individui della stessa specie, vengono nutriti con mangimi innaturali, al solo scopo di migliorarne la produzione e la resa in termini puramente economici. Le femmine vengono fecondate artificialmente, violentate da una macchina che non a caso si chiama "ruota da stupro”; appena diventate mamme, verranno private dei loro cuccioli, che entreranno nella catena di produzione per diventare presto pezzi di carne venduti su qualche bancone di un supermercato.
Tutti gli animali ammassati negli allevamenti, vengono costretti all’assunzione forzata di farmaci per ridurre il rischio di infezioni, ma anche per aumentare di peso più velocemente, andando così ad alimentare un’altra industria, quella chimico/farmaceutica, responsabile della tortura di milioni di esseri senzienti ogni anno, animali usati per la sperimentazione farmacologica, reclusi e torturati negli scantinati dei laboratori, al servizio di una scienza violenta e senza scrupoli, dove il lucro delle multinazionali la fa da padrone.
Intanto gli animali da produzione di cibo, dopo una breve vita in galera, in perenne stato di sofferenza psico/fisica, ridotti a macchine, vengono inviati ai macelli, dove finalmente troveranno la morte liberatrice. Quindi verranno fatti a pezzi, lavorati e confezionati, in una vera e propria catena di smontaggio e saranno infine esposti sugli scaffali sotto il nome di bistecche, arrosti, pesce, scatolette di carne e di tonno, prosciutti, mortadelle, formaggi, latte uova, pasticcini, gelati, ecc… ecc…
Questa è purtroppo la cruda realtà che sta dietro il prodotto finito, confezionato e pulito; la verità che alcuni non conoscono, ma che più spesso si vuole far finta di non conoscere, in modo che ciò non possa destare nessuna compassione.
Questi esseri senzienti vengono catalogati come “animali da reddito”, e così perdono ogni diritto e ogni tipo di tutela, vengono derubati della loro vita e considerati solo come pezzi di carne già nel momento in cui vengono al mondo. Se si pensa che la parola animale significa “essere con anima”, ci si rende conto immediatamente del controsenso della definizione “animali da reddito” e della realtà che sta davanti agli occhi di tutti, ma resa invisibile ai più, grazie alla nebbia del condizionamento di una cultura che vede l’essere umano al centro dell’universo, dalla cultura del dominio e della sopraffazione che offusca le menti: la verità invece è che “esseri con anima”, cioè con sentimenti ritenuti spesso ed erroneamente una prerogativa solo umana, sono detenuti nei lager e sterminati nei macelli.
Da tempo immemorabile, in fondo, in fondo, sappiamo perfettamente che tutti gli animali sono esseri senzienti come noi, altrimenti non li avremmo chiamati animali, ma ciò nonostante continuiamo a fare su di loro le peggiori cose e a mangiarne le loro carni, senza che questo ci crei nessun senso di colpa o compassione. Questo ha portato il premio Nobel per la letteratura “Isaac Bashevis Singer” ad affermare che “Nei loro confronti tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno”.

Il movimento antispecista si batte per la liberazione animale. Noi antispecisti non chiediamo migliori condizioni per gli animali negli allevamenti, non chiediamo gabbie più grandi o un trattamento più caritatevole, noi chiediamo l’abolizione di ogni forma di reclusione, sfruttamento e tortura. Chiediamo la liberazione per tutti gli animali.
Come antispecisti siamo consapevoli che l’essere umano non è altro che un animale, né più né meno di altri animali di specie diversa. Noi apparteniamo allo stesso gruppo a cui appartengono gli altri animali. Prima che animalisti noi siamo animali a tutti gli effetti. Noi umani, esattamente come gli altri animali, siamo esseri sensibili, dotati di una soggettività, e per questo siamo solidali agli altri animali che vengono allevati e macellati per la carne, uova, latte, pelle e pelliccia, e per tutti indistintamente chiediamo la loro liberazione.
Ci battiamo affinché finiscano le torture e lo sfruttamento dei corpi di animali, siano essi umani o non umani.
Finché un uomo verrà considerato diverso e da meno di altri solo per il colore della pelle, o per il suo stato sociale, o per le sue tendenze sessuali, o per la sua religione, o per il suo sesso, e finché un animale umano o non umano sarà recluso, torturato, sfruttato, stuprato, fatto a pezzi, vivisezionato, mangiato, non ci sarà pace, perché tutto ciò è frutto di una stessa matrice, di una stessa cultura del dominio, la cultura della guerra e della devastazione, dell’egoismo più sfrenato.
Lo Specismo che alla pari del razzismo, del sessismo, dell’adultismo, diventa pratica del più forte sul più debole, spiega il perché ci sembra normale, se non addirittura giusto, il cibarsi di corpi di altri animali, che per nostra convenienza sono stati ingiustamente declassati a cibo. Ma per noi antispecisti, la realtà è che il mangiare carne è un atto violento, è l’espressione della cultura del più forte sul più debole.
Vivere senza uccidere e mangiare corpi di altri animali è possibile e noi ne siamo la dimostrazione vivente.
Tutto dipende dalle nostre scelte individuali, dalla nostra volontà di cambiare il rapporto con gli altri animali umani e non umani, dalla nostra volontà di liberare ed essere finalmente liberi.

XL

lunedì 31 agosto 2009

Presidio contro la mercificazione del corpo degli individui - LIDO DI CAMAIORE 30/08/2009



Ieri 30 agosto 2009, come gruppo Animali della Tosca, contando circa una quindicina di attivisti provenienti dal nord e centro della Toscana, ci siamo recati in località Lido di Camaiore, per un sit-in con allestimento di notevole impatto.

Portavamo infatti per la prima volta in Italia un allestimento mirato a sensibilizzare il pubblico riguardo al fatto che vi sono analogie ed anche una relazione stretta e interdipendente, fra come vengono visti e trattati animali, immigrati, lavoratori dipendenti, popoli di etnie diverse.

Un po' alla spicciolata ci siamo ritrovati tutti vero so le ore 17,00 presso una piazza del lungo mare animati da un grande entusiasmo.

Dopo aver scelto il luogo più adatto e aver subito il controllo di rito da parte dei carabinieri il sit in si e' svolto senza nessun problema fino alle ore 20.00 circa.

Cinque di noi quindi sono stati "imbustati", ricoperti di sangue (finto ovviamente), "prezzati" proprio come si trova la carne sui banchi del supermercato, con diciture sulle etichette riportanti esempio di mercificazione del corpo di individui quali “ragazza dell’est”, “risorsa umana”, “arista di maiale”, "fettina di vitello" e così via.

Altri ancora indossavano fotografie di denuncia riguardo sia alla questione animale che paralleli temi di sfruttamento umano.

Richiamati anche dal canto lirico di una attivista (Benedetta), i passanti si sono subito mostrati incuriositi e shockati, tanto da passare più volte davanti a noi fino a fermarsi per leggere il volantini di spiegazione ed ascoltarci.

Il risultato di questa iniziativa é stato ottimo: i volantini sono andati via come il pane, la gente ascoltava le spiegazioni che con calma sono state loro fornite sullo specismo e sulle conseguenze di questo nella costruzione morale ed etica degli individui e in molti ci hanno dato chiara impressione di comprendere anche se non approfonditamente, accettando le nostre critiche al sistema specista, come lecite e veritiere.

Non sono mancati momenti di delirante comicità come un urlo corale di “GOAAAAAAAL” (sollevatosi da un bar vicino dove avventori stavano seguendo una partita) improbabilmente eppure esattamente nel momento dell’attacco del canto lirico che ha imposto alla cantante di ricominciare ed anche l’avvicinamento di una donna forse non proprio del tutto in sé, che ha voluto verificare che gli attivisti nelle scatole fossero ancora vivi tirando loro calci a uno a uno. In ultimo, una donna molto ingenuamente ha domandato: "ma si tratta di POP-ART?"

Una occasione da ricordare, una iniziativa da ripetere!

Antispecismo è Liberazione.

Giulia - Eva - Benni x Animali della Tosca
www.antispecismo.net








lunedì 24 agosto 2009

un Ferragosto diverso: presidio al Safari Park di Pombia (No)


Dico sempre che spesso le cose improvvisate sono le più soddisfacenti.

Era la prima volta nella storia che il Safari park veniva contestato e la cosa ha provocato una certa agitazione nella dirigenza del "parco-reclusi" che, basita, è accorsa alla rotonda interrogandosi su che mai avessimo da ridire, visto che gli animali "sono trattati benissimo".
E' evidente che per costoro il "trattare benissimo" comprende l'imprigionare quelle creature, tenerle schiave, farle riprodurre per avere altri schiavi e... lucrare profitti.

Una volontaria è arrivata attrezzata di gabbia e si è rinchiusa dentro per far maggiormente capire che nessun animale vuole stare NON libero.
La rotonda obbligava a rallentare tutte le auto che passavano di lì , anche quelle che allo zoo non ci andavano per nulla, ecco perchè il messaggio è stato udito e visto da moltissime persone.
Messaggio che ovviamente comprendeva chiarire che
un recinto resta una gabbia, anche se più grande,
Gli zoo non sono concepibili in una società evoluta,
gli animali non sono i nostri schiavi,
nessun animale vuole stare in un recinto,
l'unico modo per far chiudere queste "carceri" è non freequentarle e quindi non sponsorizzarle pagando il "biglietto",
zoo, zooparchi, delfinari, acquari, rettilari , uccelliere DEVONO ESSERE BANDITI, DISERTATI, BOICOTTATI .. in altre parole CHIUSI con l'unico strumento AUTENTICO che abbiamo : FARLI FALLIRE.
L'apoteosi del presidio è stata verso le 17 quando , in massa, c'è stata l'uscita dei visitatori della "galera per animali " . Dovevano rallentare , quasi fermarsi e nessuno può NON aver "capito" che i 17 euro di ingresso avrebbe potuto spenderli ben più utilimente che non lì, per insegnare al proprio figlio a ridere davanti ad animali imprigionati.





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mercoledì 12 novembre 2008

Como: Sostegno alla manifestazione nazionale contro le pellicce di Roma

Testardamente in occasione della manifestazione internazionale di roma contro l'aberrante uso di pelliccia ci siamo ritrovati in quel di como per portare il popolo locale a conoscenza della problematica. Una ventina di eroici baldanzosi ha sfidato il freddo e l'umidità armata di cartelloni, striscione, megafono, pc portatile e (perchè no) cassetta per le offerte. Quest'ultimo particolare deve aver indotto in errore alcuni passanti che ci hanno offerto di andare a lavorare, cosa che non abbiamo fatto in ossequio all'incipiente ritorno del regime fascista. Come molti sanno il sabato all'epoca del duce era dedicato alla ricreazione fisica e psichica dei fedeli... E noi abbiamo per l'appunto ricreato un puro presidio in piazza!
Davanti ai nostri occhi stupefatti hanno sfilato per ore intere collezioni bordate di pelo animale a dimostrazione non tanto della crudeltà ma della dabbenaggine che si propone come male del secolo, tanto quanto la peste nel 1600. L'unico essere sensibilizzato è sembrato essere un dipendente statale che dopo essersi presentato (ovviamente come rappresentante della digos) mi ha chiesto di fare altrettanto (damm'o' document ca sennò poi t'allamient). Mi ha poi estorto preziose informazioni in merito ad un oscuro sito internet conosciuto come www.vegan3000.info con la minaccia di visitarlo..
Tornando a noi protestanti, qualcuno dei passanti si è dichiarato favorevole ed ha anche deposto un obolo in cassa (gesto puramente simbolico) ma molti altri ci scorrevano davanti imitando inconsapevolmente il dondolio diniegatorio dei cagnolini finti posti usualmente sui pannelli posteriori delle auto negli anni 70...
Non paghi di cotanta tristezza alcuni di noi si sono alla fine recati alla ricerca del locale punto vendita max mara in previsione del presidio aip del prossimo 23 c.m. Devastante per il nostro animo osservare vetrine con più pelo sugli abiti di quanto se ne possa trovare nel letto di lucio dalla al mattino! Ma ci sentiranno...
Ringrazio personalmente tutti coloro che, presenziando, hanno assorbito quanto me il freddo di como portando in cambio calore e solidarietà nei confronti dei milioni di animali torturati e massacrati per la vanità di giovani e meno giovani lobotomizzati dalla moda imperante. Alla prox!

Skrondo

domenica 14 settembre 2008

Presidio contro la Fiera Venatoria di Seveso

Da buon giramondo, dopo gli ultimi presidi a Roma mi son ritrovato in una mattinata uggiosa e particolarmente fredda a recarmi in quel di Seveso, cittadina resa famosa negli anni passati dall'Icmesa e dalla sua diossina per un presidio che credevo fosse uno dei tanti a cui ho partecipato in passato. Solo che stavolta l'ho fatto in veste di ADC insieme a Nemi che, nonostante gli impegni, ha ritagliato del tempo per unirsi al gruppo di manifestanti. Mi sarei aspettato a dire il vero una partecipazione più numerosa dai "milanesi" ma devo dire che i presenti erano agguerriti e dotati di una verve particolare...
Parcheggiato lo scooter mi son ritrovato a dover attraversare praticamente tutti gli stand degli espositori/venditori per giungere al luogo fissato per il raduno. Ed ho avuto subito un assaggio della cultura imperante in queste zone, dedite alla caccia forse più che in Toscana.
Ma quel che mi ha colpito è stata la forte presenza di famiglie con bimbi al seguito, ho davanti agli occhi l'immagine di una mamma che acquistava un panino per suo figlio noncurante delle 4 teste di cinghiali e cervi appese sopra di lei in bella mostra ad esemplificare il tipo di strage che forniva cibo per gli astanti. Il resto della camminata è stato un susseguirsi di tartarughe, uccelli da richiamo, cani di sessanta/settanta giorni, vitelli, pecore, equini, pollame di ogni sorta...tutti ammirati dai visitatori come si fosse allo zoo. E tutti a commentare la loro bellezza...
Angosciante a mio avviso lo stand dei "falconieri" in cui erano esposti due gheppi (incappucciati ed incatenati) ed un gufo (logicamente stralunato dal casino e dal fatto che lui di giorno dormirebbe volentieri invece di stare incatenato in uno stand). I "padroni" erano particolarmente fieri di detenere quegli animali come se quello fosse il loro destino. Nati per vivere incappucciati in attesa di cacciare per "riporto" e nulla più.
Ma più generalmente si trattava non solo della "fiera venatoria" bensì della "fiera della sottomissione degli altri animali". Non si spiegherebbe la presenza di alcune specie che con la caccia hanno ben poco a spartire.
Veniamo al presidio/protesta.
La presenza di Oltrelaspecie, della Lav e di altri piccoli gruppi nonchè di alcuni (splendidi) cani sciolti ha permesso di creare notevole disturbo alle cerimonie che si svolgevano sul palco allestito davanti al palazzo del Comune. Premiazioni che riguardavano le gare di canto per uccelli da richiamo, cani da caccia e da esposizione sono state disturbate a suon di megafoni, campanelle, coperchi in acciaio abilmente percossi ed urla di accusa contro il palco. Le Forze dell'Ordine hanno avuto qualche momento di sbandamento non riuscendo a capire se dovevano tentare di sedarci o proteggerci, dato che alcuni "facinorosi" cacciatori si sono avvicinati ripetutamente con fare minaccioso..cmq è rimasto (almeno fino alla mia partenza) tutto nell'ambito dell'insulto e nulla più.
Il Sindaco è stato seguito fino al bar dove si stava recando con tutta la schiera di lecc...lecc....lecchesi durante una pausa. In quel frangente, mentre mi rivolgevo al condottiero con varie amenità, un educatissimo e signorile assessore di cui non faccio il nome ma solo cognome e ruolo (Ass. Tallarita, consigliere per sport, commercio e politiche giovanili) mi ha pacatamente mandato a fare in c*** dimostrando l'elevato spessore culturale e tentando un approccio fisico che lo avrebbe visto sicuramente vincitore. Anzi, a dire il vero, a ripensarci mi spiace che non sia passato alle vie di fatto col sottoscritto...probabilmente avrei risolto parte delle problematiche economiche che mi attanagliano al momento! Ed invece mi son ritrovato ad essere difeso dai Carabinieri che si son frapposti...esilarante!
La pausa pranzo ha visto un "cessate il megafono" indi, dopo stretto consulto tra i partecipanti siamo ripartiti più forti e più tenaci che pria, fino al sopraggiungere dell'ora del mio rientro alla magione che mi ospita.
Se domani non leggerò nulla sui giornali locali pazienza, ma chi c'era ci ha visto eccome... Smile
Per le foto abbiate pazienza, vista la riluttanza della mia fotocamera dovrò aspettare l'acquisizione di documentazione visiva dagli altri.
Alla prossima!

giovedì 7 agosto 2008

Animali della Tosca all'Urla Padula Festival 2008

Dal 23 al 27 luglio 2008, si è tenuto a Carrara un festival musicale giunto alla sua quinta fortunata edizione, presso il quale il nostro gruppo è riuscito a tenere un banchetto altrettanto fortunato.
L'iniziativa, che di per sé é meritevole, a partire dallo sforzo organizzativo, finendo con la scelta tematica impegnata in ambiti quali i diritti umani e la sicurezza sul lavoro con ospiti e dibatti, è stata per noi un successo ed un vero divertimento.
Il team AdT, per l'occasione formato da Telin e Nice con il costante supporto di Randagia (e Massimo) e la partecipazione di Caitli accompagnata da pulciosissima canetta "figlia delle stelle", è riuscito ad usare questa lieta occasione per parlare di antispecismo con la gente, distribuire moltissimo materiale informativo, e fare conoscere la cucina vegana attraverso l'offerta di dolcetti vegan fatti in casa, rigorosamente variati di sera in sera.
I numeri, di cui possiamo dirci orgogliosi si attestano intorno ai 500 dolcetti e 600 volantini (vari), distribuiti, compresi circa 200 copie di Veganzetta.
I benefici evidenti si possono valutare sulla base del fatto che abbiamo rafforzato la nostra affidabile immagine in quel di Carrara (tutti sanno chi siamo ormai), diffondendo riflessioni su veganesimo e antispecismo tra conoscenti e non.
Partite col piede sbagliato a causa di una serie di complicazioni organizzative, siamo andate recuperando durante le giornate, tanto che ben 3 sere su 5 ci hanno viste esibire un fatidico TUTTO ESAURITO, nonostante si arrivasse per ultime e si andasse via per prime. Purtroppo, le forze fisiche ci abbandonavano presto e il numero di dolcetti di cui avevamo capacità di produzione era limitato.
Nonostante questo, il pubblico si è mostrato entusiasta dei dolcetti, interessato agli argomenti, raramente stizzito (anche se ci è capito di dover discutere), spesso semplicemente concorde, suo malgrado ;).
Ringraziamo tutti i nostri degustatori, e li rimandiamo ad altre ludiche iniziative.
Un particolare ringraziamento ai ragazzi di UP! Festival (Contatto Radio Popolare Network), che ci hanno accolto, e che ogni giorno fanno un ottimo lavoro.

Le Foto saranno presto ONLINE!