lunedì 24 agosto 2009

un Ferragosto diverso: presidio al Safari Park di Pombia (No)


Dico sempre che spesso le cose improvvisate sono le più soddisfacenti.

Era la prima volta nella storia che il Safari park veniva contestato e la cosa ha provocato una certa agitazione nella dirigenza del "parco-reclusi" che, basita, è accorsa alla rotonda interrogandosi su che mai avessimo da ridire, visto che gli animali "sono trattati benissimo".
E' evidente che per costoro il "trattare benissimo" comprende l'imprigionare quelle creature, tenerle schiave, farle riprodurre per avere altri schiavi e... lucrare profitti.

Una volontaria è arrivata attrezzata di gabbia e si è rinchiusa dentro per far maggiormente capire che nessun animale vuole stare NON libero.
La rotonda obbligava a rallentare tutte le auto che passavano di lì , anche quelle che allo zoo non ci andavano per nulla, ecco perchè il messaggio è stato udito e visto da moltissime persone.
Messaggio che ovviamente comprendeva chiarire che
un recinto resta una gabbia, anche se più grande,
Gli zoo non sono concepibili in una società evoluta,
gli animali non sono i nostri schiavi,
nessun animale vuole stare in un recinto,
l'unico modo per far chiudere queste "carceri" è non freequentarle e quindi non sponsorizzarle pagando il "biglietto",
zoo, zooparchi, delfinari, acquari, rettilari , uccelliere DEVONO ESSERE BANDITI, DISERTATI, BOICOTTATI .. in altre parole CHIUSI con l'unico strumento AUTENTICO che abbiamo : FARLI FALLIRE.
L'apoteosi del presidio è stata verso le 17 quando , in massa, c'è stata l'uscita dei visitatori della "galera per animali " . Dovevano rallentare , quasi fermarsi e nessuno può NON aver "capito" che i 17 euro di ingresso avrebbe potuto spenderli ben più utilimente che non lì, per insegnare al proprio figlio a ridere davanti ad animali imprigionati.





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