In data 18/10/09 un manipolo di attivisti si e' riunito di fronte al cinema Odeon in Via Strozzi a Firenze dalle ore 20.30 alle 22.30.
Lo scopo di tale azione non era fa sì che gli spettatori boicottassero ''Baaria'' ma che fossero informati di ciò a cui stavano assistendo.
L'obiettivo è stato centrato a pieno. Praticamente tutti gli spettatori sono stati informati riguardo l'accaduto.
Al cospetto di Toscana TV gli attivisti, vestiti di nero e muniti di una lapide, la foto di una mucca e alcuni 'lumini da morto', hanno distribuito volantini e rilasciato alcune interviste all'emittente.
Le medesime andranno in onda tra due settimane all'interno del programma ''Dimensioni del tempo-Emisferi tv'' a cura di Francesco Vocino.
Molti spettatori erano stupiti, altri hanno rilasciato interviste dai pareri più disparati.
Curiosa è stata la preoccupazione del direttore del cinema e la paura della bigliettaia che, per quanto vegetariana ed esprimente a titolo personale la sua massima solidarietà e simpatia nei nostri confronti, non ha voluto essere intervistata per la preoccupazione di ritorsioni da parte dell'amministrazione del cinema.
Sarà casuale ma con celerità straordinaria... gli inservienti si sono affrettati a cambiare la locandina esposta di ''Baaria'' ancor prima dell'orario chiusura della struttura.
Numerose persone all'entrata e all'uscita del cinema sono state invitate a riflettere sia dall'emittente che dagli attivisti sul fatto che 'Uccidere non è arte' come proposto dal volantino.
Alcune erano già informate su quanto di ignobile accade nel film, altre no... altre ancora semplicemente si chiedevano se alcune scene fossero reali o frutto di effetti speciali. Adesso hanno avuto una risposta...
In alcune scene del film (girate in Tunisia..anche perché in Italia ciò comporterebbe il reato di maltrattamento animale e macellazione abusiva...) si vedono animali uccisi in maniera a dir poco violenta.
La scena che ha maggiormente destato l'attenzione generale è quella in cui una mucca viene barbaramente uccisa con un punteruolo conficcato in faccia... e lasciata agonizzare nel proprio sangue.
Fra l'altro ho visto il film.
La suddetta scena è completamente superflua..se non ci si fa caso neanche la si ricorda bene..ma è costata un onere di morte e sofferenza gravoso.
Poteva essere ottenuta con qualsiasi tipo di effetto speciale.
Invece così non è stato...Forse al buon Tornatore non sarebbe sembrata reale o ''artistica''...
L'idea stessa che ciò possa essersi ripetuto più volte per trovare l'effetto che più aggradava il gusto del regista mi raccapriccia...
E non è l'unica scena incriminata...anche galline a cui viene tirato il collo a mano sono parte e vittime dell'operato superficiale, incosciente e criminoso di Giuseppe Tornatore.
La cosa mi ha ricordato la storia tristemente nota del sedicente artista Habacuc..che lasciò morire di fame e stenti un cane legato ad una corda in ''un' opera d'arte vivente'' sul randagismo, sotto scritte composte sul muro con cibo per cani...in un angolo di una sua mostra durata alcuni giorni..
Aggiungo a titolo personale che questo che doveva essere l'opera magna nonché il prodotto di punta della stagione cinematografica di ''Medusa'', società gestita dal gruppo Mediaset di cui è a capo il Signor Piersilvio Berlusconi, è un flop artistico non solo x i suddetti motivi.
Immiserisce l'arte cinematografica ponendo sul grande schermo un film creato in realtà appositamente per la tv che probabilmente andra' in onda in 2 puntate sul piccolo schermo..creando una strana e inqiuetante commistione nell'era della globalizzazione tra il cinema e la tv stessa.
Assolutamente strumentale e meramente commerciale risulta l'aver fatto partecipare al film un'accozaglia dei massimi attori italiani, con parti minimali che sfiorano l'inutile e a volte persino il ridicolo.. (di Monica Bellucci ad esempio più che lei, recita una sua tetta per 30 secondi...).
Pretenziosa, banale e complessivamente mal svolta... risulta il pretenzioso tentativo di ripercorrere i temi più noti della storia italiana dall 'inizio 900 ad oggi...
Nessuna emozione cristallina..più che altro..il film e' ''un mattone''.
E la solita opera delirante e megalomane dell'uomo non solo è costata tempo e soldi..ma anche morte.
E' facile pensare, all'interno dell'ottica di "normalizzazione generale" della violenza e dell'ignoranza, che siano solo una delle tante mucche o galline martorizzate che non destano scalpore..o che fossero solo alcuni dei tanti speciosi attivisti: io non lo credo affatto.
Dietro a quel gesto si nascondono molte cose: non solo la superficialità, l'ignoranza, l'incoscienza, il megalomane delirio umano..la sua barbarie normalizzata, il bieco mascheramento di interessi capitalistici trasfigurati in arte e molto altro ancora...Ma soprattutto la crescente convinzione che senza una nuova coscienza che sorga dal basso, mai sarà possibile un'era nuova e di liberazione per nessuna specie.
E questo finchù ognuno continuerà ad entrare in un cinema come in un mattatoio e a pensare con la solita e demenziale indifferenza: "Sono soltanto animali"....
Damiano Gori
(Zorro)