martedì 22 settembre 2009


Sabato 19/09/09 Gli "Animali della Langa" hanno organizzato un aperitivo Vegan in occasione della festa delle "revolvertyre" Tenutasi nel cortile di Radio blackout, nota emittente libera di Torino!

L'aperitivo aveva come scopo la diffusione della scelta vegan, per far comprendere che l'alimentazione derivante dalla nostra scelta non ha nulla da invidiare, organoletticamente, parlando alla cucina tradizionale... Il buffet è stato, anche, occasione di benefit per le attività della campagna Antispecismo!



Il nostro menù era composto da:

_ Lasagne al ragù di seitan;
_ Melanzane al bagnetto verde;
_ Falafel;
_ Frittatine farcite alle erbette e cipolla;
_ Crostini con maionese di carote e salsa tartara;
_ Insalata russa.

Il tutto all'insegna dell' autoproduzione... dalla maionese di soia, al Seitan...

A portare un po' di "dolcezza" ci ha pensato, Roberta con i suoi muffin. Il ricavato della vendita dei dolci sarà devoluto in favore di una colonia felina.



Gli infaticabili ragazzi dell'AIP, dopo le fatiche del presidio davanti alle vetrine del "Max Mara Fashion Group" hanno allestito un banchetto durante l'aperitivo.

Grazie al contributo di tutti la serata è andata benissimo!

lunedì 21 settembre 2009

PRESIDIO AL PALIO DI ASTI

Anche quest'anno, la terza domenica di Settembre, per la città di Asti è stata sinonimo di Palio. Manifestazione che dal 2003 ad oggi ha portato alla soppressione di dieci Cavalli a cui, purtroppo, deve essere aggiunto l'ultimo martire, ucciso dopo un incidente avvenuto proprio ieri, Domenica 20/09/2009.





Come gruppo della campagna Antispecista "Animali della Langa" ci siamo recati ad Asti in un trentina di attivisti, arrivati al luogo designato per il presidio, i "tutori della legge" hanno cercato di limitarci in un spazio delimitato da transenne, da cui sarebbe risultato difficile farci sentire. La ferma opposizione alla "reclusione" ci ha permesso di compiere la nostra funzione divulgativa con le modalità a noi più congeniali, lasciando alcuni carabinieri dietro alle transenne preparate per noi...



Abbiamo effettuato un volantinaggio, per far capire le motivazioni che ci portano ad essere contrari ad una manifestazione basata sullo sfruttamento di Animali, a mero scopo ludico, che lucra sulle sofferenze imposte a chi non ha voce per ribellarsi. Ma in quest'occasione le nostre urla, e i nostri megafoni, si sono fatti portavoci di questo dolore... Ricordando a chi paga per vedere lo "spettacolo" di avere la mani sporche del sangue dei cavalli abbattuti, e le coscienze colme di sofferenza.

Diversi passanti, fermatisi a leggere gli striscioni, o ad assistere al presidio, una volta avvicinati per dar loro il volantino e spiegare il perchè della nostra presenza al palio, esprimevano il loro sostegno... Da citare il gesto di sei ragazzini, che dopo aver parlato con un' attivista hanno deciso di levarsi il foulard con i colori della loro contrada.



In altri casi, la nostra presenza- attiva- sotto gli spalti degli spettatori paganti, non è stata gradita, dando luogo a qualche episidio un po' vivace e al tentativo di metterci a tacere delle "forze dell'ordine" cercando di frapporre, tra noi e gli astanti, un "muro" di ambulanze...

Durante una piccola pausa, siamo andati a porgere omaggio ad un gruppeto nero vestito di vecchie conoscenze, i quali salutandoci a braccio teso hanno mandato le loro "gaurdie del corpo" ad abbracciarci calorosamente, chissà perchè dietro ad un cordone di polizia si sentono tanto coraggiosi??

In conclusione possiamo definirci soddisfatti di aver "disturbato" la festa astigiana informando le persone delle ragioni del nostro dissenso. Devo mandare un ringraziamento particolare a chi, per portare il proprio preziossimo supporto, si è macinato quantità pantagrueliche di chilometri.


lunedì 14 settembre 2009

Report presidio AIP a Busto Arsizio (Va)

AIP Primo Presidio A Busto Arsizio

Ieri si è svolto a Busto Arsizio (VA) il primo presidio AIP contro il gruppoMax Mara. Siamo scesi in piazza in una quindicina.
Inizialmente ci siamo posizionati davanti al negozio di Max & Co. Appena abbiamo iniziato a parlare al megafono, la proprietaria del negozio è uscita molto preoccupata, ed ha voluto che entrassimo a vedere all'interno del negozio per mostrarci che non avevano inserti e che quest'anno la collezione di Max & Co non ha nessun capo con inserti se non uno stivale, che però loro come negozio, non
avrebbero comandato.
Abbiamo spiegato che la nostra protesta era rivolta a tutto il gruppo Max Mara e che la campagna è internazionale e non rivolta al singolo negozio, ma che avremmo tenuto conto della volontà sua di non acquistare capi con inserti, invitandola però a chiedere alla dirigenza di non produrre più capi con inserti per tutto il gruppo Max Mara.
Più avanti ci siamo spostati al negozio di Max Mara ed essendo in centro in una via pedonale, ci siamo potuti mettere con i cartelloni proprio davanti all'ingresso e alle vetrine. Una commessa visibilmente scossa dagli slogan e da quello che succedeva fuori dal suo negozio, ha da prima chiamato la polizia dicendo di non aver ricevuto la comunicazione del presidio, poi saputo che era tutto regolare ed autorizzato ha chiesto a noi, per quanto tempo avremmo continuato ad urlare, la nostra risposta è stata la sola che conosciamo: "Fin quando non terrete più cadaveri di esseri senzienti in vetrina e sugli scaffali dei vostri negozi".
All'interno del negozio si vedeva un capo con un colletto in pelliccia, che dopo aver ascoltato la nostra risposta la commessa ha subito staccato dal giaccone e fatto sparire alla nostra vista. Solo 2 clienti sono entrati nel negozio ed usciti poco dopo a mani vuote.

lunedì 31 agosto 2009

Presidio contro la mercificazione del corpo degli individui - LIDO DI CAMAIORE 30/08/2009



Ieri 30 agosto 2009, come gruppo Animali della Tosca, contando circa una quindicina di attivisti provenienti dal nord e centro della Toscana, ci siamo recati in località Lido di Camaiore, per un sit-in con allestimento di notevole impatto.

Portavamo infatti per la prima volta in Italia un allestimento mirato a sensibilizzare il pubblico riguardo al fatto che vi sono analogie ed anche una relazione stretta e interdipendente, fra come vengono visti e trattati animali, immigrati, lavoratori dipendenti, popoli di etnie diverse.

Un po' alla spicciolata ci siamo ritrovati tutti vero so le ore 17,00 presso una piazza del lungo mare animati da un grande entusiasmo.

Dopo aver scelto il luogo più adatto e aver subito il controllo di rito da parte dei carabinieri il sit in si e' svolto senza nessun problema fino alle ore 20.00 circa.

Cinque di noi quindi sono stati "imbustati", ricoperti di sangue (finto ovviamente), "prezzati" proprio come si trova la carne sui banchi del supermercato, con diciture sulle etichette riportanti esempio di mercificazione del corpo di individui quali “ragazza dell’est”, “risorsa umana”, “arista di maiale”, "fettina di vitello" e così via.

Altri ancora indossavano fotografie di denuncia riguardo sia alla questione animale che paralleli temi di sfruttamento umano.

Richiamati anche dal canto lirico di una attivista (Benedetta), i passanti si sono subito mostrati incuriositi e shockati, tanto da passare più volte davanti a noi fino a fermarsi per leggere il volantini di spiegazione ed ascoltarci.

Il risultato di questa iniziativa é stato ottimo: i volantini sono andati via come il pane, la gente ascoltava le spiegazioni che con calma sono state loro fornite sullo specismo e sulle conseguenze di questo nella costruzione morale ed etica degli individui e in molti ci hanno dato chiara impressione di comprendere anche se non approfonditamente, accettando le nostre critiche al sistema specista, come lecite e veritiere.

Non sono mancati momenti di delirante comicità come un urlo corale di “GOAAAAAAAL” (sollevatosi da un bar vicino dove avventori stavano seguendo una partita) improbabilmente eppure esattamente nel momento dell’attacco del canto lirico che ha imposto alla cantante di ricominciare ed anche l’avvicinamento di una donna forse non proprio del tutto in sé, che ha voluto verificare che gli attivisti nelle scatole fossero ancora vivi tirando loro calci a uno a uno. In ultimo, una donna molto ingenuamente ha domandato: "ma si tratta di POP-ART?"

Una occasione da ricordare, una iniziativa da ripetere!

Antispecismo è Liberazione.

Giulia - Eva - Benni x Animali della Tosca
www.antispecismo.net








lunedì 24 agosto 2009

un Ferragosto diverso: presidio al Safari Park di Pombia (No)


Dico sempre che spesso le cose improvvisate sono le più soddisfacenti.

Era la prima volta nella storia che il Safari park veniva contestato e la cosa ha provocato una certa agitazione nella dirigenza del "parco-reclusi" che, basita, è accorsa alla rotonda interrogandosi su che mai avessimo da ridire, visto che gli animali "sono trattati benissimo".
E' evidente che per costoro il "trattare benissimo" comprende l'imprigionare quelle creature, tenerle schiave, farle riprodurre per avere altri schiavi e... lucrare profitti.

Una volontaria è arrivata attrezzata di gabbia e si è rinchiusa dentro per far maggiormente capire che nessun animale vuole stare NON libero.
La rotonda obbligava a rallentare tutte le auto che passavano di lì , anche quelle che allo zoo non ci andavano per nulla, ecco perchè il messaggio è stato udito e visto da moltissime persone.
Messaggio che ovviamente comprendeva chiarire che
un recinto resta una gabbia, anche se più grande,
Gli zoo non sono concepibili in una società evoluta,
gli animali non sono i nostri schiavi,
nessun animale vuole stare in un recinto,
l'unico modo per far chiudere queste "carceri" è non freequentarle e quindi non sponsorizzarle pagando il "biglietto",
zoo, zooparchi, delfinari, acquari, rettilari , uccelliere DEVONO ESSERE BANDITI, DISERTATI, BOICOTTATI .. in altre parole CHIUSI con l'unico strumento AUTENTICO che abbiamo : FARLI FALLIRE.
L'apoteosi del presidio è stata verso le 17 quando , in massa, c'è stata l'uscita dei visitatori della "galera per animali " . Dovevano rallentare , quasi fermarsi e nessuno può NON aver "capito" che i 17 euro di ingresso avrebbe potuto spenderli ben più utilimente che non lì, per insegnare al proprio figlio a ridere davanti ad animali imprigionati.





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domenica 2 agosto 2009

Risposta a "Da Animalisti a Vandali" di Tommaso Torri

Rispondiamo all'articolo di Tommaso Torri attraverso il nostro blog, poichè la registrazione sul sito di pubblicazione dell'articolo stesso, non è di nostro gradimento.


Ed ecco quindi la nostra reazione:

Gentile redazione,

Vorremmo rispondere al firmatario dell'articolo "Da animalisti a vandali", il signor Tommaso Torri. Sorvolando sul titolo assolutamente tendenzioso (anche scrivere sui banchi probabilmente è vandalismo...ma ciò non sarebbe mai titolo di alcun interesse, non è vero?) e sul preciso merito del "vandalismo" che chiunque abbia la minima conoscenza delle dinamiche di rivendicazione dei diritti considera essere solo un atto di dimostrazione nonviolento, entreremmo ora qui nel merito.
Ciò che lo scrivente riporta a nome di Franceschini, denuncia la solita dissociazione tra la realtà e la fantasia o meglio l'assurdo. Laddove dovrebbero essere citati individui animali senzienti, appartenenti al regno animale in quanto MAMMIFERI esattamente come tutti noi, dotati quindi di tutte quelle caratteristiche - ben visibili anche al buio - che ne fanno creature sofferenti e con propri desideri ed attaccamento alla vita, appare invece il sipario del solito inganno, utile a nasconderli quali soggetti di disumano abuso, all'occhio sornione di chi non vuol vedere.
Per dirla come ai bambini di due anni: gli animali sono qui letteralmente NEGATI, come non fossero mai esistiti, facendo apparire al loro posto la "produzione di pellicceria".
Questo espediente, oltre ad avere caratteristiche di meccanica psicologica preoccupante, è socialmente lo stesso con cui si perpetua la negazione dei diritti dell'individuo, di qualsiasi specie, e per queste ragioni risulta veramente degno del profilo di chi ne fa un così frequente e sapiente uso.
Ebbene: che costoro, i simpatici pellicciai, si mettano l'anima in pace. Sul loro amabile e lustro cammino di torturatori e persecutori di animali umani e non umani, troveranno sempre qualcuno abbastanza onesto intellettualmente, da ricordare loro il vero nome delle cose che fanno e quindi CHI SONO.
La smettano di credere alle favole. Non potranno mai vincere le loro inutili battaglie nel tentativo di avere le mani lustre e le tasche piene di quel denaro che poi gli tocca ripulire del sangue versato attraverso la patina di paroline addolcenti e fumose: saranno sempre della casta dei reietti, i divoratori di cadaveri, gli squartatori di madri, i macellatori di creature innocenti.
In più, vorremmo ricordare che se queste ignobili attività "commerciali" non verranno spazzate via dalla stessa cultura del rispetto dell'individuo animale, di sicuro lo saranno dal loro stesso amato e vorace capitalismo. E' una ruota che gira...qualche umano del pari di questi "produttori" prima o poi li considererà una preda adatta su cui costruire una qualche proficua produzione, il sistema stesso che tutti loro tanto difendono quando gli fa comodo, li incastrerà nelle sue spietate maglie.
E state tranquilli che in quella occasione non ci sarà nessuno ad imbrattare muri nel nome dei loro diritti, così, almeno in quel caso, non sarà possibile allo scrivente di turno muovere amene lamentele su aspetti irrilevanti quali il vandalismo.

Gruppi Antispecisti - Antispecismo.net

mercoledì 12 novembre 2008

Como: Sostegno alla manifestazione nazionale contro le pellicce di Roma

Testardamente in occasione della manifestazione internazionale di roma contro l'aberrante uso di pelliccia ci siamo ritrovati in quel di como per portare il popolo locale a conoscenza della problematica. Una ventina di eroici baldanzosi ha sfidato il freddo e l'umidità armata di cartelloni, striscione, megafono, pc portatile e (perchè no) cassetta per le offerte. Quest'ultimo particolare deve aver indotto in errore alcuni passanti che ci hanno offerto di andare a lavorare, cosa che non abbiamo fatto in ossequio all'incipiente ritorno del regime fascista. Come molti sanno il sabato all'epoca del duce era dedicato alla ricreazione fisica e psichica dei fedeli... E noi abbiamo per l'appunto ricreato un puro presidio in piazza!
Davanti ai nostri occhi stupefatti hanno sfilato per ore intere collezioni bordate di pelo animale a dimostrazione non tanto della crudeltà ma della dabbenaggine che si propone come male del secolo, tanto quanto la peste nel 1600. L'unico essere sensibilizzato è sembrato essere un dipendente statale che dopo essersi presentato (ovviamente come rappresentante della digos) mi ha chiesto di fare altrettanto (damm'o' document ca sennò poi t'allamient). Mi ha poi estorto preziose informazioni in merito ad un oscuro sito internet conosciuto come www.vegan3000.info con la minaccia di visitarlo..
Tornando a noi protestanti, qualcuno dei passanti si è dichiarato favorevole ed ha anche deposto un obolo in cassa (gesto puramente simbolico) ma molti altri ci scorrevano davanti imitando inconsapevolmente il dondolio diniegatorio dei cagnolini finti posti usualmente sui pannelli posteriori delle auto negli anni 70...
Non paghi di cotanta tristezza alcuni di noi si sono alla fine recati alla ricerca del locale punto vendita max mara in previsione del presidio aip del prossimo 23 c.m. Devastante per il nostro animo osservare vetrine con più pelo sugli abiti di quanto se ne possa trovare nel letto di lucio dalla al mattino! Ma ci sentiranno...
Ringrazio personalmente tutti coloro che, presenziando, hanno assorbito quanto me il freddo di como portando in cambio calore e solidarietà nei confronti dei milioni di animali torturati e massacrati per la vanità di giovani e meno giovani lobotomizzati dalla moda imperante. Alla prox!

Skrondo