mercoledì 23 luglio 2008

Report del Presidio presso l'Ambasciata Islandese di Roma del 21 luglio 2008






Reduci dall'impegnativo Presidio del giovedi precedente presso l'Ambasciata Coreana, i baldi ADA uniti ad un manipolo di attivisti provenienti da ogni parte della capitale si sono presentati in tarda mattinata davanti all'Ambasciata Islandese tenuti d'occhio da uno sparuto esercito di poliziotti e carabinieri. Incuranti delle nefaste condizioni meteorologiche, gli eroici difensori del pianeta hanno preparato uno striscione ad hoc che annunciava l'intenzione di sostenere le azioni atte alla strenua difesa della Terra dalle devastazioni a fini commerciali.
Megafonando ripetutamente anche durante l'uscita per la pausa pranzo ed il successivo rientro degli impiegati (ben due), abbiamo ribadito la posizione dei sottoscritti e di buona parte della popolazione islandese in merito alla devastazione ambientale provocata dalla costruzione delle dighe in questione. Ben 275 specie tra animali e vegetali, sviluppatesi in quelle terre da millenni, ora sono a rischio di estinzione...per produrre energia elettrica destinata esclusivamente ad un'azienda (l'Alcoa) che detiene una grossa fetta del mercato dell'alluminio.
Oltretutto il 30% di codesto metallo è prodotto per usi militari (cluster bombs e componenti aereonautiche) e ciò stona con la bandiera della pace che l'Ambasciatore ed i suoi subalterni continuano ad esporre da una delle poche finestre sane della palazzina che li ospita in via San Saba 12 a Roma.
Il volantinaggio ha prodotto effetti positivi, alcune persone si son fermate a chiedere notizie in merito al perchè di tale mobilitazione, automobilisti e viandanti hanno ricevuto il volantino appositamente studiato e stampato.
Al Sig. Ambasciatore ed ai suoi impiegati sono giunti vari slogan nonchè un comunicato letto dal sottoscritto che recitava più o meno così:
"Anche l'Islanda, come molte altre nazioni sta cadendo nella trappola tesa dalle multinazionali svendendo la sua terra, i suoi luoghi ed i suoi abitanti umani ed animali per il classico piatto di lenticchie o poco più.
Vogliamo ribadire l'impossibilità morale di accettare uno scambio iniquo: da una parte centinaia di specie viventi a rischio di estinzione, dall'altra profitti economici per pochi eletti, sempre gli stessi, facenti capo alle grandi imprese che troviamo ovunque si parli di scempio del territorio.
Agli Islandesi rimarrà ben poco anche sotto il punto di vista economico, le briciole degli ingenti ricavi e qualche disoccupato che finalmente troverà il suo posto di lavoro in cui essere sfruttato per poter sopravvivere.
Diciamo no a tutto questo, presidiando l'ambasciata islandese a Roma come in molte altre città europee per portare la voce del dissenso, appoggiando la gran parte della popolazione islandese che non vuole una manipolazione del territorio e delle sue risorse.
I lavoratori all'interno dell'Ambasciata hanno il dovere di riportare al loro governo queste proteste per non divenire a loro volta complici di questa ennesima aberrazione.
Il rispetto e l'amore per luoghi rimasti immutati per millenni, immuni dall'attacco delle moderne macroeconomie globali: questo rispetto è ora più che mai necessario ed impellente."

Prima della dipartenza del sottoscritto avvenuta verso le 16.00 una voce si è alzata da un palazzo retrostante quello puntato dai manifestanti. Distintamente tutti abbiamo sentito la frase "mo' c'avete rotto li coj***" ma mi sorge tuttora un dubbio: l'accento era marcatamente islandese.
La nostra esperienza in quel giorno, unita alle altre mobilitazioni in Italia e nell'Europa civile ed incivile tutta, porterà forse ad un ripensamento delle politiche devastanti del Governo attualmente in carica in Islanda. Il nostro "NO" sarà ripetuto ogni volta che ne avremo l'occasione...
Rimandiamo i lettori alle prossime iniziative ed auguriamo buoni presidii a tutti!

Skrondo per Gli ADA

2 commenti:

Telin (Admin AD*) ha detto...

Grandi gli Animali dell'Aurora :D

skrondo ha detto...

grazie a nome di tutti!